105 ANNI

Nonostante le restrizioni, in parte del 2020 le feste di compleanno per gli anziani ad Anni sereni città di Eraclea hanno continuato ad essere vivaci, tra musicisti che hanno suonato in giardino senza entrare in contatto con gli ospiti, dirette via zoom con i musicisti da casa e altre modalità.
La signora Giovanna Angiulli di origine Barese, ma da tanti anni residente a Jesolo, il 12 gennaio scorso ha spento una candelina sopra una pastina al cioccolato per festeggiare i suoi 105 anni davanti a fiori e a due album di foto regalatele dai nipoti da lei amatissimi, di cui uno interamente dedicato alle foto del suo centesimo compleanno. La sua città di origine, Monopoli, torna sempre nelle sue parole e nella luce dei suoi occhi, anche se l 'ha abbandonata come tanti emigrati della metà del secolo scorso per seguire la amatissima sorella, alla cui famiglia si è dedicata con tutta sé stessa, crescendo i nipoti come figli propri con la caparbietà, la tenace devozione totale delle donne di quella generazione, non manifestando mai il minimo interesse nè necessità di creare una famiglia propria . La sorella insegnante ha seguito il marito militare e con loro e i loro figli Giovanna ha vissuto proprio a Jesolo tutti gli anni del boom economico e i grandi cambiamenti dello scorso secolo sempre pronta a seguire e indirizzare i nipoti. Affetta da una potente ipoacusia oggi, come tanti anziani nelle rsa, ha imparato a leggere i sorrisi dagli sguardi ma per lei con la mascherina non è più possibile leggere il labiale. Come tutti ha accettato di buon grado le regole sanitarie legate alla prevenzione della emergenza sanitaria in atto, e come molti anziani paragona il Covid ad una grande influenza. Ora che è tempo di vaccini appare sollevata e contenta che come sempre la scienza e la medicina si affermino sulle minacce della salute e del destino. Lei ai tempi della Spagnola c'era già, era piccolina e non si ricorda molto, ma alza le spalle con fare volitivo ricordando quante esperienze faticose e inimmaginabili ( tra cui due guerre mondiali) ha affrontato la sua generazione e alla fine, oggi che è ancora qua minuta ma forte, afferma " sarà come Dio vorrà". Non ha mai perso la fiducia che tutto ciò che accade si possa affrontare con coraggio e determinazione . Col suo bell'accento del sud sottolinea quanto sia importante essere disciplinati e misurati in ogni cosa che si fa.
In questa antropologia indecifrabile che viviamo, dalla vitalità di persone così longeve, a cui purtroppo, a tutela della loro sicurezza non è più possibile avere contatti normali con i familiari, ma che mantengono intatta tutta la gioia nel pensarli, forse traiamo una luminosa speranza di resilienza vitale.